COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI
– Provincia di Livorno
Ufficio del Difensore Civico
RELAZIONE ANNUALE
Attività dell’anno 2005
D.ssa Fonzo M.Luisa
Nel comune, il numero di persone che si rivolgono all’ufficio della difesa civica è abbondante
e con quesiti diversi tanto che, sia per il numero di pratiche aperte che per i
contenuti, siamo al livello dei comuni molto più estesi del nostro.
Questo se da un lato è positivo, in quanto denota la buona conoscenza
dell’istituto della difesa civica, dall’altro indica che non tutto funziona
nel modo dovuto. Il contenuto delle pratiche istruite mi porta a pensare e proporre che probabilmente è necessario
riflettere e riorganizzare in modo diverso, più attuale, più dinamico più conforme alle esigenze di tutti, alcuni servizi essenziali per la collettività nell’interesse dei cittadini e del comune stesso.
E’ emersa spesso la tendenza a ricercare nella difesa civica un’ ultima possibilità, da
parte dei cittadini che si trovano in situazioni svantaggiate, che hanno poca consapevolezza dei loro diritti e doveri, di
avere un consiglio o una indicazione anche al di fuori dei compiti di rapporto costituzionale con la Pubblica Amministrazione.
Per quanto riguarda le soluzioni delle pratiche affrontate ringrazio
i responsabili dei singoli uffici comunali che hanno dato risposta alle richieste
da me effettuate sempre con puntualità e scrupolosità.
Un validissimo aiuto al mio lavoro è stato offerto dalle persone dei servizi demografici (anagrafe di Donoratico) Lorenzo Fancelli e
Fiorella Di Litta sia per quanto riguarda l’amministrazione delle pratiche che come consulenza nell’istruzione dei procedimenti.
Spero, al termine di questo primo anno di attività, di essere riuscita ad interpretare nel modo migliore
il ruolo che mi è stato affidato, in ogni caso ho ascoltato, ho agito con il massimo impegno cercando di dare risposte, per
quanto possibile, esaurienti.
Istanze presentate dal 01/03/’05 al 31/12/’05: 95 di cui
26 contatti informali
Tutta l’attività svolta è visionabile sul sito http://luisafonzo.tripod.com nel registro delle pratiche
in cui è presente la possibilità di controllo dello stato di avanzamento delle richieste presentate.
E’ stato aperto un sito internet come strumento aggiuntivo di attività sviluppato parallelamente ed esternamente a quella ufficializzata sul
registro.
E’ stato messo a disposizione un forum per l’inserimento
di richieste e segnalazioni di particolari problemi locali ai quali sono state fornite risposte e soluzioni.
Nella sezione documenti sono disponibili tutte le note che, volta per
volta, sono state inoltrate alla stampa e andate in pubblicazione sul giornale “Il Tirreno”.
Riporto in breve le principali problematiche.
Il servizio idrico
La riforma iniziata in Toscana nel ’94 con l’obiettivo di superare la notevole frammentazione
del servizio idrico locale gestito, dai comuni in economia e in minima parte da imprese pubbliche o private, non ha ancora portato in tutta la regione, ad un sufficiente grado di
soddisfazione nella realizzare del servizio.
La riforma
del settore era volta a migliorare le condizioni di offerta del servizio e ad accrescerne l’efficienza garantendo la
salvaguardia dell’ambiente.
In nessuna provincia e/o comune l’obbiettivo è stato raggiunto appieno. Da uno studio dell’IRPET
(istituto regionale programmazione economica toscana) risulta che, il giudizio complessivo sul rapporto qualità /costo del
servizio idrico risulta essere nel 2005 4,8
(scala 2-10).
L’ultima conferenza dei difensori civici a livello regionale aveva per oggetto, proprio, i problemi del servizio
idrico nella regione ed è emerso una serie di criticità molto simili nei singoli comuni compreso Castagneto Carducci
1. l’aumento esponenziale delle
tariffe
2. letture effettuate con intervalli
estremamente lunghi
3. carenze organizzative del gestore
4.. incertezza nel punto di consegna della fornitura con conseguenti problemi
di riparazione tubi dell’ acquedotto.
Le osservazioni di cui sopra hanno portato la formulazione di alcune proposte quali :
1. la determinazione di un tetto massimo di
aumento delle tariffe uguali per tutta la regione;
2. la predisposizione di un monitoraggio da
parte della regione toscana e da parte dei consigli comunali sul funzionamento
delle società che gestiscono i servizi pubblici essenziali;
3. la
ricerca della massima professionalità negli organi preposti alla gestione ed all’amministrazione
del servizio;
4. una integrazione
del Regolamento che meglio individui le specifiche responsabilità e quindi chiarisca chi sia tenuto alla manutenzione.
Nel nostro comune il 20%, circa, delle istanze rivolte
all’ufficio riguardava problemi con ASA per cui si conferma l’esigenza
di una presa di coscienza da parte anche della nostra amministrazione, e in primis del Sindaco, di prendere in seria considerazione quanto segnalato.
Non credo sia da sottolineare quanto l’acqua sia importante per la vita per cui la sua gestione credo debba essere ben ponderata e
riorganizzata in modo tale evitare sprechi, disservizi e continui malumori tra i cittadini.
Il consorzio di Bonifica
Il cittadino stenta a capire il motivo del pagamento del tributo e l’attività che il consorzio
è chiamato a svolgere. In questi ultimi anni, tra l’altro, le modalità
di calcolo sono variate: sono state
prese come base le rendita catastali degli immobili e i lavori effettuati nella
zona. Tutto ciò ha reso impossibile al contribuente poter effettuare un controllo
sul tributo.
I cittadini si sentono perseguitati e ingiustamente puniti dai continui arrivi di cartelle esattoriali
anche relative ad anni precedenti, magari di importo molto basso per i quali non ne vale la pena istruire una contestazione
legale, per cui, con molta amarezza, devono
procedere al pagamento.
Le cartelle sono poco chiare, non riportano con esattezza
gli immobili a cui si riferiscono e soprattutto non espongono un numero telefonico di riferimento, per chiedere chiarimenti
sulla posizione.
Il consorzio di bonifica, a mio avviso, dovrebbe specificatamente occuparsi della salvaguardia dei fiumi e fossi onde evitare gravi danni all’ambiente e reperire le risorse finanziarie direttamente
dagli enti locali e/o statali. La forma più logica, se proprio il cittadino deve
pagare, potrebbe essere una addizionale ICI. Ho intenzione di proporre, su questo argomento, uno studio a livello regionale con gli altri difensori civici.
La tassa sui rifiuti
La eliminazione delle agevolazioni nelle zone agricole
per la tassa sui rifiuti ha portato nello scorso 2005, numerosi cittadini a contestare l’importo delle cartelle, spesso
più che raddoppiato rispetto all’anno precedente. Un aumento più graduale nel tempo, sarebbe risultato meno doloroso,
considerato anche che la situazione economica attuale nelle campagne non è ottimale.
Ciò che più mi preoccupa,
però, è il futuro. Il decreto Ronchi (D. Lgs 22/97) prevede l’individuazione,
in ogni regione, di AMBITI OTTIMALI (ATO)
all’interno dei quali la gestione deve avvenire secondo criteri di efficienza,
efficacia ed economicità, con l’obiettivo prioritario di superare la frammentazione oggi presente (come è avvenuto per
il servizio idrico).
Il nostro comune dovrebbe rientrare con ASIU in ATO 4.
Su questo processo in via
di ultimazione esprimo forti perplessisà . Nell’ultimo anno è sotto gli occhi di tutti, evidenziato quotidianamente
dalla stampa locale, la situazione delle fatture inviate dalla REA (Cecina /Rosignano) ai cittadini, (viene lamentato il generale
aumento per tutti del 3 %- 4% l’esuberante
numero di fatture errate e per ultimo, ma non meno importante un peggioramento
del servizio ).
Il problema della nettezza
urbana può sembrare inferiore a quello dell’acqua ma per i cittadini è indispensabile poter vivere in un ambiente sano, non degradato e soprattutto non aver l’angoscia di trovare tutti i giorni cartelle
esattoriali esose nella cassetta della posta.
La qualità della vita aiuta a rendere le famiglie e i
singoli cittadini più sereni, più disponibili più pronti ad accettare se stessi e soprattutto gli altri.
Rivolgo un invito caloroso all’amministrazione di controllare minuziosamente il passaggio e
il futuro percorso del processo suddetto in modo da non dover riaffrontare gli stessi problemi della REA o dell’ASA.
Multe per violazione codice della strada
Alcuni cittadini si sono presentati per contestare le multe ricevute per eccessi di velocità accertati
da strumenti elettronici. Tali problematiche non sono di mia competenza, per
cui nei casi di evidente insussistenza della violazione ho passato le richieste
al giudice di pace. In questa sede tenevo a sottolineare il senso di frustrazione
e di ingiustizia avvertito dai cittadini multati per velocità poco elevate e soprattutto quando si sono visti raddoppiare
la multa per il solo fatto di non aver segnalato, nel tempo dovuto, la loro presenza al volante.
Da sottolineare ancora nei verbali la poca leggibilità e chiarezza per cui è quasi impossibile individuare
la data.
Viabilità nel Comune
Molti residenti e proprietari di seconde case lamentano una manutenzione poco accurata alle strade.
Invito l’amministrazione a prenderne atto e a destinare più risorse a tale problematica. Ci sono state molte critiche
per la delimitazione delle parti pedonali e ciclabili ai bordi delle strade con cordoli di legno o di cemento. E’ stato
fatto presente, e non posso non dare ragione a chi si lamenta, che a parte il
costo per l’installazione, i pedoni vi inciampano e ai ragazzi possono causare cadute spiacevoli
e danni personali. Inoltre ai ciclisti offre un’errata percezione di sicurezza, che in realtà non esiste, dati i continui
susseguirsi di incroci per cui è necessario dare la precedenza alle auto.
Nelle strade di Marina sarebbe opportuno partire con largo
anticipo con la segnaletica chiara dei parcheggi delle vetture, motorini e quanto
altro manca per arrivare in tempo, nel periodo di maggior affluenza, a non creare troppi disagi sia per chi lavora che per
i turisti.
A proposito dei turisti invito l’amministrazione
e il comando dei vigili urbani a consideraLi come
RISORSA per il nostro comune e non come obiettivi da tassare e /o
allontanare.
Piano strutturale
Dalle richieste pervenute dai cittadini, risulta che la mancata predisposizione del piano strutturale
limita e scoraggia gli entusiasmi a promuovere e/o attivare iniziative di ristrutturazioni, miglioramenti che sarebbero indispensabili,
soprattutto nei periodi di crisi, come l’attuale, per il rilancio del turismo nella nostra zona.
E’ vero che è opportuna e indispensabile una programmazione appropriata onde evitare deturpazione
dell’ambiente e del patrimonio già esistente, ma bloccare per decenni, qualsiasi innovazione è altrettanto deleterio
e rischia di rendere il paese fatiscente (vedi Marina).
Si ringrazia
per l’attenzione
Il Difensore Civico
( D.ssa Luisa Fonzo )